Pasta Mancini si riconosce facilmente: color giallo chiaro dorato, profumata di grano maturo, ruvida al tatto per raccogliere il condimento e porosa all’interno per cuocere in modo uniforme dentro e fuori.
L’eccellenza della Pasta Mancini nasce nei campi, ma si fa concreta dentro il pastificio. La ruvidità degli spaghetti e della pasta corta deriva dall’utilizzo della trafila in bronzo. L’impasto viene sospinto verso un disco forato di forma circolare, e non rettangolare, come ormai avviene in quasi ogni pastificio. Mancini Pastificio Agricolo ha fatto realizzare un impianto su misura.
Ogni variabile – come temperatura, umidità, pressione – viene gestita digitalmente con un livello di precisione impensabile solo pochi anni fa.
Una volta uscita dalla trafila la pasta viene privata lentamente della sua umidità. La fase successiva è l’essiccazione ad una temperatura di 40 gradi circa, per un periodo di tempo molto lungo, di due giorni per alcuni formati. Così la Pasta Mancini acquisisce la giusta carnosità e consistenza.
Ed è così che giunge in tavola, pronta ad esprimere tutta la sua unicità, dalla prima all’ultima forchettata.