Profumo fruttato, sapore dolce, colore blu. Si esatto, blu.
Si chiama Gik ed è un vino prodotto in Spagna da un gruppo di giovani imprenditori che hanno voluto sorprendere - o scioccare - consumatori e concorrenti offrendo un prodotto nettamente differente.
Il Gik è il frutto di un insieme non ben definito di uve bianche e rosse provenienti da differenti zone della Francia e della Spagna. La sua particolare colorazione è ottenuta mediante un delicato processo che prevede l'aggiunta di due pigmenti vegetali (antociani e indaco) entrambi ottenuti dalla buccia delle uve.
Ha una gradazione di 11.5° e si consiglia il consumo in abbinamento a sushi, salmone affumicato, nachos e guacamole oppure - ipotizzando che la reazione di molti sarà probabilmente questa - ad un bel piatto di carbonara.
In realtà il progetto dei sei ragazzi spagnoli, per quanto opinabile, è sicuramente dotato di grande carattere ed unicità, conferendo al colore blu del vino grandi significati quali "tecnologia, fluidità e un pizzico di poesia".
Purtroppo però nessuno dei giovani imprenditori aveva previsto le difficoltà che avrebbe comportato sfidare una tradizione così antica, rispettata ed amata come quella del vino.
L'azienda, infatti, è stata recentemente costretta a bloccare la produzione del Gik per alcuni mesi e a modificarne la formula dopo essere stata multata dal Ministero dell'Agricoltura spagnolo proprio a causa del colore blu del prodotto, ritenuto non accettabile.
La nuova composizione del Gik, 99% vino e 1% mosto d'uva, lo porterebbe ad essere escluso dalla categoria dei "vini" annullando così il problema di legittimità.
Ad oggi, stando a quanto dichiarato dai fondatori dell'azienda, il Gik avrebbe raggiunto le 120.000 bottiglie vendute soprattutto verso Paesi al di fuori dell'Unione Europea come Giappone e Brasile.
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