Parlando di Cocktail Classici non è possibile non menzionare il famosissimo Bloody Mary, che oggi conta più di 80 anni di storia.
Questo cocktail vanta un passato ricco di misteri, eventi oltre ogni ragionevole dubbio plausibili e personaggi affascinanti tra cui un barista di fama internazionale, un amato attore, una regina sanguinaria e un abito bianco rovinato.
Come scrive il famoso barista Brian Bartels nel suo libro "The Bloody Mary":
La buona notizia è che è stato inventato. "Come" e "da chi" restano ancora due misteri.
Le origini del Bloody Mary
Secondo la teoria più accreditata, è stato Fernand Pete Petiot a creare originariamente la bevanda mentre lavorava nel New York Bar di Parigi durante gli anni '20. Il procedimento seguito era molto semplice e basilare: mescolava succo di pomodoro e vodka russa per gli espatriati americani che dovevano riprendersi dalla serata appena conclusa.
Tuttavia la lista dei cocktail che nel 1927 fu stilata dal proprietario del locale, Harry McElhone, non includeva nessuna bevanda che potesse essere anche lontanamente collegata alla ricetta del Bloody Mary.
Nel 1934, anno in cui Petiot iniziò a gestire il King Cole nel St. Regis Hotel di New York, la ricetta venne arricchita e resa pubblica (in seguito alla fine del proibizionismo). Il nome "Bloody Mary" sembra essere venuto fuori nella stessa occasione, fortemente voluto da Petiot in onore di una donna che sedeva spesso al suo bar in attesa di un misterioso corteggiatore mai pervenuto, ma ostacolato dal proprietario dell'hotel, Vincent Astor, la cui moglie si chiamava Mary. Infatti nel ricettario si parlava di "Red Snapper", composto da vodka, succo di pomodoro, agrumi e spezie.
Il cocktail conquistò velocemente la popolarità sperata da Petiot grazie alla sua incontrastabile unicità. Qualche anno dopo venne riportato anche nella guida dei cocktail "Crsoby Gaige's Cocktail Guide and Ladies Companion", per l'esattezza nel 1941.
Tuttavia, come anticipato all'inizio del nostro racconto, c'è stato un altro celebre personaggio che per anni ha tentato di attribuirsi i meriti dell'invenzione del Bloody Mary: l'attore George Jessel.
Di fatti, durante un'intervista per il New York Herald Tribute del 1939 (anni prima della diffusione della ricetta da parte di Petiot) l'attore ha parlato al giornalista Lucius Beebe di un cocktail che lui e i suoi amici erano soliti consumare per superare gli effetti del post-sbornia. Jessel chiamava questa bevanda "pick-me-up" e la descriveva come "una miscela di vodka, succo di pomodoro e spezie varie".
Anni più tardi l'attore, nella sua autobiografia "The World I Live In", ha anche tentato di attribuirsi i meriti del nome "Bloody Mary" ricordando un episodio accadutogli durante la conclusione di una lunga serata nel ristorante La Maze di Palm Beach. Secondo Jessel. mentre distribuiva il cocktail ai suoi amici, Mary Brown Warburton se lo rovesciò sbadatamente addosso, sporcando completamente l'abito bianco che indossava. Successivamente all'accaduto, secondo quanto dichiarato da Jessel, la donna ha affermato "Ora puoi chiamarmi Bloody Mary, George!".
Dunque un alone di mistero circonda non solo la nascita del cocktail ma il nome stesso.
Tutti sicuramente infatti conosceranno la teoria, molto diffusa, secondo la quale fu chiamato Bloody Mary a causa del suo colore rosso sangue, ricordando Maria Tudor detta Maria la Sanguinaria (in inglese Bloody Mary), in quanto artefice della più terribile persecuzione protestante in Inghilterra.
Altri invece sostengono che il nome è dedicato ad una giovane cameriera, di nome appunto Mary, che lavorava presso il famigerato "Bucket of Blood Saloon" di Chicago.
E infine ovviamente abbiamo la donna malinconica di Petiot e l'episodio dell'abito bianco di Jessel.
Sta di fatto che nessuno ancora oggi è riuscito a risalire alle esatte origini del Bloody Mary e forse, come afferma Baertels, dovremmo essere soddisfatti del fatto che sia stato inventato semplicemente da "qualcuno".
Per concludere, se non avete ancora mai provato o realizzato un vero Bloody Mary con i fiocchi (vergogna!), ecco di cosa avete bisogno:
- 4,5 cl di vodka;
- 9 cl di succo di pomodoro;
- 1.5 cl di succo di limone;
- 2 o 3 gocce di Salsa Worcester;
- 1 pizzico di sale, sedano e pepe nero;
- Tabasco.