Cos'hanno in comune la Denominazione di Origine Controllata, il mese di ottobre e il poeta e scrittore romano Orazio?
Semplice: l'Aglianico del Vulture.
L'Aglianico del Vulture, prodotto dall'omonimo vitigno, è uno dei vini rossi più amati e ricercati grazie alle sue insuperabili e indimenticabili proprietà organolettiche:
- Rosso rubino con riflessi granata.
- Profumo intenso di tabacco e erbe aromatiche.
- Sapore caldo e persistente.
Già dal primo assaggio, sa come sedurre e conquistre anche i palati più esigenti.
Le Origini dell'Aglianico del Vulture
L’etimologia del termine “Aglianico” è una questione tutt’ora spinosa e controversa.
Una delle teorie più interessanti ipotizza l’introduzione dell’Aglianico in Basilicata intorno al VII-VI secolo a.C da parte dei Greci.
Per quanto riguarda invece il nome, “Aglianico”, si ricollega all’antica città lucana di Elea e ad una storpiatura linguistica introdotta dagli aragonesi intorno al XV secolo.
(Elea -> Ellenico -> la doppia L in castigliano di pronuncia “gl” -> Aglianico).
La Produzione dell'Aglianico del Vulture
La storia della zona geografica di produzione dell’Aglianico del Vulture gioca un ruolo fondamentale nel determinare sapori, colori, profumi di questo vino.
Il Monte Vulture (1.326 m) infatti è un antico vulcano la cui attività si è interrotta moltissimo tempo fa, rendendo il terreno incredibilmente ricco di sali minerali come il potassio: un macro elemento fondamentale per la crescita dei vegetali.
In questa zona l’Aglianico viene coltivato fino a 800 metri di altitudine, ma trova le condizioni più propizie e ottimali tra i 200 e i 600 metri.
La vendemmia viene tradizionalmente effettuata a partire dalla seconda metà di ottobre, e si estende per le ¾ settimane successive. Tutte le successive fasi di produzione (vinificazione e invecchiamento) devono essere svolte all’interno della zona di competenza dei quindici comuni interessati dalla produzione di Aglianico del Vulture DOC.
Aglianico del Vulture: abbinamenti
L’Aglianico del Vulture DOC si abbina perfettamente alle carni sia bianche che rosse cotte alla griglia, arrosti, selvaggina e cacciagione.
Ottimo l’abbinamento anche con i formaggi meglio se stagionati in grado di reggere il confronto con il sapore deciso e speziato del vino.
Si ma...cosa c'entra Orazio?
Quinto Orazio Flacco, noto più comunemente come Orazio, è stato un poeta e scrittore romano originario di Venosa (in Provincia di Potenza) che ha più volte menzionato l'Aglianico del Vulture nelle sue opere, elogiando i vini della sua terra.
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