Putin, con un decreto del presidente del 2 luglio, stabilisce che con il termine champagne possono essere indicati esclusivamente i vini effervescenti prodotti nella Confederazione.
Tutti gli altri prodotti, compresi quelli provenienti nella zona dello Champagne in Francia, dovranno essere riclassificati come spumanti.
Secondo i mezzi di informazione russi, il termine Champagne scritto in cirillico è utilizzato, da lungo tempo, per indicare un prodotto a fermentazione veloce, delle distillerie russe, che non ha niente a che fare con la Francia.
Nessun commento da parte del governo francese; immediata invece la reazione delle più grandi maison che hanno bloccato l’esportazione di Champagne verso la Russia.
La Comité dello Champagne ritiene che questa decisione possa vanificare venti anni di colloqui tra Federazione russa e paesi europei sull’argomento della protezione delle denominazioni di origine.
Secondo Coldiretti la situazione potrebbe avvantaggiare le esportazioni di spumante italiano che vedono nella Federazione Russa il quarto mercato di sblocco … sperando che Putin non decida di fare guerra anche al Prosecco.