Ti sei mai chiesto quali sono le differenze che distinguono questi quattro distillati?
Vediamole insieme.
Preferisci un Whiskey o un Whisky?
A cosa è dovuta la distinzione?
Semplicemente alla provenienza geografica.
Mentre il primo indica un prodotto rigorosamente distillato negli Stati Uniti d'America, il whisky (senza "e") può essere originario di qualsiasi altro Paese. In ogni caso si tratta di un distillato prodotto da una miscela di orzo, mais, segale o frumento fatta fermentare prima di essere lasciata ad invecchiare in botti di rovere carbonizzato, le quali conferiscono al prodotto il suo tipico colore marrone caldo.
Gli appellativi "whiskey" e "whisky" indicano due macro-categorie su base geografica che al loro interno contano numerosi varianti differenti distinguibili per colore, sapore, consumo.
Come assaggiarlo: Whiskey Sour
Il Whiskey Sour è un drink longevo tanto quanto il suo ingrediente principale. Si tratta di un cocktail molto antico la cui ricetta è rimasta pressoché invariata negli anni. Originariamente prevedeva zucchero nel fondo del bicchiere, succo, whiskey e ghiaccio tritato. Oggi lo zucchero è stato sostituito con lo sciroppo al fine di ottenere un drink dalla consistenza più omogenea.
- 4.5 cl di Whiskey.
- 3.0 cl di succo di limone fresco.
- 1.5 cl di sciroppo di zucchero.
- Bianco d'uovo (opzionale).
- Ciliegina.
- 2 cubetti di ghiaccio.
Rye Whiskey
"Rye" letteralmente significa "segale", ovvero un cereale della famiglia del grano, simile all'orzo. La sua produzione, originariamente diffusa in tutto il territorio americano, fu drasticamente ridotta dall'avvento del Proibizionismo, diventando così un distillato di nicchia.
La base del Rye Whiskey prodotto negli Stati Uniti d'America è per legge costituita per il 51% di segale, al contrario di altri Paesi come il Canada dove non è prevista alcuna regolamentazione.
Come assaggiarlo: Vieux Carrè
Il Vieux Carré è un cocktail nato tra il XIX e il XX secolo a New Orleans, importante città portuale. In quegli anni gli uomini d'affari provenienti da ogni parte del mondo erano soliti riposare e rinfrescarsi all'ombra dei lussuosi alberghi situati nel centro della città. Spesso si recavano nel quartiere francese denominato Vieux Carré, colmo dei migliori ristoranti di New Orleans all'interno dei quali era sempre previsto un Cocktail Bar famoso per uno specifico drink.
Allora i cocktail si bevavano soprattutto al mattino ed erano generalmente forti, senza succhi o sciroppi esattamente come il Vieux Carré:
Scotch
Lo Scotch è un whisky prodotto in Scozia composto da orzo per lo più maltato, fermentato ed invecchiato in botti di rovere per almeno tre anni. La durata complessiva dell'invecchiamento è solitamente indicata di seguito al nome. Il sapore può variare in modo sostanziale arrivando persino a somigliare molto a quello del Bourbon, ma senza perdere il tipico retrogusto affumicato che caratterizza lo Scotch.
Come assaggiarlo: Rob Roy
Solitamente lo Scotch si consuma liscio o con ghiaccio in quanto il suo forte profilo aromatico non si sposa bene con altri liquori o succhi. Gli intenditori consigliano di versare alcune gocce di acqua all'interno di un buon bicchiere di Scotch prima di consumarlo liscio, al fine di rivelare tutti i sapori nascosti. Nonostante non sia esattamente un whisky da cocktail, esistono alcuni drink che lo contemplano come ad esempio il Rob Roy: un'esatta riproduzione del Manhattan con Scotch al posto del Rye Whiskey.
Bourbon
Il Bourbon, il cui nome deriva da una zona del Kentucky denominata "Old Bourbon", è un distillato prodotto della fermentazione del mais. Un whiskey per rientrare nella categoria dei Bourbon deve rispettare alcune regole:
- La base deve essere costituita per almeno il 51% da mais.
- Deve essere fatto invecchiare in botti di rovere carbonizzato.
- Non può contenere additivi.
Come assaggiarlo: Boulevardier
Meno conosciuto del famoso cugino Negroni, il Boulevardier è un cocktail nato durante l'era del Proibizionismo a base di:
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